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Il volume raccoglie i risultati di un percorso pluriennale di ricerca e progettazione relativo al ruolo delle Regioni in tema di welfare intermediato. Suo primo obiettivo è quello di offrire una ricognizione aggiornata delle informazioni disponibili relative al ruolo svolto, e che potrebbero svolgere, le forme di pagamento diretto - out of pocket - e di intermediazione - terzo paganti - nel finanziamento dei servizi e prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Intende poi fornire una ricostruzione del dibattito scientifico e degli stakeholders intervenuti nel corso degli ultimi trenta anni. Infine, argomenta sulla possibilità/necessità che le Regioni assumano un ruolo attivo di governance partecipata del settore. Tale ruolo implica la capacità di una visione innovativa e complessiva dei fenomeni presenti e interagenti, tra i quali, in particolare, il welfare gestito e/o autoprodotto dalle famiglie, messo a dura prova dalle trasformazioni strutturali irreversibili a cui è sottoposto. L'impossibilità di garantire, già nel prossimo futuro, le coperture/risposte a bisogni non altrimenti soddisfatti, rappresenta un rilevante fattore critico per l'oramai stabilmente precario assetto del sistema pubblico. Superamento della "emianopsia" con cui si analizzano e dibattono i temi della spesa privata sanitaria e sociosanitaria privata e del welfare intermediato; riconfigurazione dell'idea di universalismo, a partire dal pluralismo con cui già ora viene declinato nelle diverse aree di welfare; sviluppo di una visione complessiva della platea di attori del welfare intermediato; implementazione della normativa, ferma da una decina anni; promozione di innovazione istituzionale attraverso politiche evidence based, in particolare in ambito regionale; sono le direttrici di tale proposta. Anche per questo viene, in Appendice, prestata particolare attenzione al percorso della Regione Toscana, sia per evidenziarne la metodologia seguita che per indicarne la costruzione istituzionale su cui si sta sviluppando.